Stile di vita sano

Stile di vita sano: cosa fare? I consigli della Dottoressa Rollo

Stile di vita sano i consigli: Evita la sedentarietà e non eccedere nel consumo di zuccheri

«Belli da vedere e particolarmente palatibili, i cibi moderni, richiamano i nostri sensi. A volte anche solo il pensiero ci evoca piaceri ed emozioni.

La principale fonte di arricchimento degli alimenti sono gli zuccheri e si sa che l’uomo è affamato da sempre di zucchero, e spesso lo cerca anche inconsciamente.

Oggi è presente quasi ovunque, anche se in tempi non molto lontani, lo si ritrovava difficilmente in forma molto semplice, ma era contenuto per lo più nella frutta, nelle foglie e nei cereali (integrali).

Attualmente il consumo di zucchero pro capite medio quotidiano è salito a 70 gr contro i 50 di soli 30 anni fa: gli zuccheri sono importanti ma è preferibile vengano assimilati da cibi integrali e a basso impatto glicemico.

Nonostante siano un’importante risorsa energetica, non sempre vengono utilizzati come tale. Un’altra pecca della modernità è, difatti, legata ad una riduzione del movimento.

Quindi il primo passo per uno stile di vita sano è una corretta alimentazione, povera di zuccheri semplici e grassi saturi, abbinata ad un regolare esercizio fisico.

Tali fattori possono prevenire, infatti, l’insorgere di malattie di vario tipo, come la sindrome metabolica ( che sta iniziando a colpire anche le fasce più giovani) e l’obesità (specie nelle nuove generazioni).

Seppur quest’ultima non è indicata come malattia, rappresenta comunque un insieme di problematiche di salute che possono anche culminare in malattie degenerative.

Uno stile di vita sano comprende, quindi, una giusta alimentazione povera di zuccheri semplici e grassi saturi.

Demonizzati per moltissimi anni i grassi (quelli naturali) stanno finalmente riconquistando il loro giusto terreno, mentre per anni si è pensato che fossero la causa dell’aumento di peso e delle problematiche di salute».

Stile di vita sano e alimentazione: Pochi giorni di digiuno per resettare l’organismo

«Un tempo la disponibilità di cibo era veramente limitata e spesso si passavano giornate a digiuno.

Attualmente la scienza sta prendendo consapevolezza dei benefici legati al digiuno. Dopo un breve periodo di digiuno si può notare un riordino dell’assetto metabolico con regressione delle sindromi legate agli abusi alimentari.

La parola digiuno a volte spaventa e si associa alla paura di morire di fame. Ma ai giorni nostri la fame è legata agli eccessi di cibo.

Un paradosso che svela che il nostro modo di alimentarci è spesso privo di sostanze realmente nutritive.

Questo rende importante un’educazione alla salute cercando cibo più ricco in nutrienti e introducendo un periodico reset metabolico. Questo si può fare mediante la mima digiuno da intercalare in giusti intervalli con un’alimentazione corretta».

Ma qual è il cibo giusto per l’uomo e qual è la giusta quantità?

«Affondiamo i nostri denti (che ringrazieranno anch’essi restando più a lungo sani) in:

  • Verdura
  • Frutta (anche quella a guscio)
  • Grassi benefici e di qualità (come olio di oliva)
  • Cibi integrali
  • Legumi
  • Giusta quota di proteine (ricavate meglio dai pesci)

In particolare, frutta e verdura, sono fondamentali per mantenere in salute i nostri simbionti, batteri amici, che ci aiutano a:

  1. Utilizzare e trasformare nutrienti
  2. Estrarre vitamine dai cibi
  3. Fornirci energia

L’olio di oliva, a lungo demonizzato e centellinato nelle diete ipocaloriche, invece è super importante e salutare.

Studi recenti oggi lo collocano tra gli alimenti "nutraceutici".

Quindi l’olio di oliva è considerato un vero e proprio farmaco naturale e benefico che agisce anche a livello genetico.

Poiché "dieta" vuol dire "stile di vita sano", occorre anche inserire il movimento e fare attività sportiva all’aria aperta.

Svolgere "un’attività fisica aerobica" (attività a bassa intensità e lunga durata che sfrutta l’ossigeno per produrre energia), diminuisce gradualmente la frequenza cardiaca e aumenta la capacità respiratoria.

Il risultato sarà una maggiore ossigenazione dei tessuti, tanto da riuscire a bruciare i grassi di deposito abbassando anche i valori di colesterolo, trigliceridi e glucosio».

Fonte: Prolon.it a cura di Francesca Florenzo

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