La Dieta Mediterranea

La Dieta Mediterranea come prevenzione nelle più importanti patologie

Nell’ultimo congresso di Chicago sul Cancro, organizzato da “AMERICAN SOCIETY OF CLINICAL ONCOLOGY, se ne è parlato in modo esauriente, dato che l’obesità, considerata ormai una causa del cancro, deve essere combattuta e la dieta del nostro Mediterraneo è l’unica riconosciuta come efficace.

Allo statunitense Ancel Keys il merito di aver osservato che i popoli che si affacciavano sul bacino mediterraneo avevano una minore incidenza di malattie cardiovascolari e che questo a suo parere poteva essere determinato dall’alimentazione. Convinto di ciò, ha abbracciato lui stesso questo stile di vita vivendo fino all’età di 100 anni.

Keys apre così un capitolo di studi relativi alla dieta mediterranea, che raggiunge nel 2010 il traguardo di venire inclusa nella lista del patrimonio culturale dell’Unesco.


“...derivante dalla parola greca diaita, ossia stile di vita, la Dieta Mediterranea è una pratica sociale fondata sull’insieme del savoir faire, conoscenze, tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola e che riguardano nel Bacino Mediterraneo le coltivazioni, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione, la cottura ed in particolare il modo di consumare”

16 novembre 2010, Nairobi, Dieta Mediterranea, Patrimonio Immateriale dell’Umanità - UNESCO

 

Ciò che contraddistingue questo stile alimentare è dato dall’elevata presenza di grassi insaturi, tra i quali troneggia l’olio di oliva, oltre a quelli che arrivano dall’uso di noci, mandorle e semi oleosi in genere, contrariamente ai grassi presenti in altre culture alimentari, quali burro e grassi saturi.

La differenza è notevole: i grassi insaturi tipici della dieta mediterranea agiscono a favore dell’organismo proteggendolo anche da malattie cardiovascolari, quelli saturi invece sembrano favorire l’insorgenza di queste patologie.

Tuttavia ancora oggi per ciò che riguarda in cosa consiste la dieta mediterranea esiste molta confusione in quanto spesso è automatico pensare che dieta mediterranea sia uguale a pasta e pizza.

Lo stile mediterraneo abbraccia molti paesi che si affacciano nel bacino del Mar Mediterraneo: oltre all’Italia, la Grecia, l’Albania, la Spagna , la Tunisia, e per ogni paese esiste uno stile caratteristico ma ciò che le accomuna è sicuramente l’olio di oliva.

Cerchiamo di capire la struttura della dieta mediterranea facendo un salto indietro nel tempo al periodo anteguerra e localizziamo la nostra attenzione alla nostra terra dove anche qui cambia a seconda che si osservi la vita a ridosso del mare o nell’entroterra. Due erano le principali categorie della popolazione: i pescatori ed i contadini.

La vita dei contadini cominciava all’alba e la loro colazione era rappresentata da frutta fresca e secca pane duro e nero preparato in casa nei giorni precedenti e, a volte, un pezzetto di pecorino o un uovo, quando anche ciò che rimaneva del pranzo o della cena del giorno prima. Quindi si andava nei campi a lavorare. Il lavoro del contadino era molto duro e la colazione ricca rappresentava un momento importante per arrivare a pranzo non affamati ma anche avere un buon carico di energia da utilizzare nel lavoro sui campi.

Al ritorno a casa si mangiava un piatto di legumi o anche del grano accompagnato da verdura cotta e cruda in grande quantità presa dai campi e ben condita con olio di oliva e per finire una buona porzione di frutta, non mancava un bicchiere di vino rosso.

La sera spesso si mangiava un po’ di carne di gallina o di coniglio. La carne rossa e la pasta, che veniva preparata in casa, rappresentava un lusso che si riservava alle giornate di festa.

Non molto dissimile era quella dei pescatori dove però la quota proteica era rappresentata dai prodotti della pesca.

Attualmente la nostra alimentazione è molto lontana da quella sopra descritta, non sempre si fa colazione e qualora la si faccia è composta da cornetto e cappuccino o biscotti pieni di grassi saturi e zuccheri semplici che non danno un corretto nutrimento né un segnale giusto tant’è che dopo poco tempo si accusa nuovamente un senso di fame che ci porta al consumo di altro cibo ricco di zucchero. Si determina così un circolo vizioso che spesso porta anche ad ingrassamento, ma non solo, ormai nella nostra terra sono aumentati i casi di malattie cardiocircolatorie ma anche di tumori, il ripristino di un corretto stile di vita secondo i dettami mediterranei sembra importantissimo per recuperare uno stato di salute e perdere peso, ove necessario, senza una sofferenza fisica e psichica legata ad una restrizione alimentare data dai suggerimenti delle diete ipocaloriche.

Una salutare giornata dovrebbe cominciare con una colazione sana ed abbondante costituita da frutta fresca e secca pane integrale tostato con poca marmellata a basso tenore di zuccheri oppure un uovo o un pezzo di formaggio, ma anche una bella frisa, magari di orzo, rappresenta un’ottima quota di nutrienti per affrontare la giornata.

Dovremmo dimenticare l’uso di farinacei raffinati, zuccheri semplici e bibite zuccherate, concedendoceli solo in caso di eventi occasionali.

L’olio di oliva spesso menzionato e sempre presente nella dieta mediterranea è ormai oggetto di studio per cercare di comprendere come mai l’uso anche abbondante di questo alimento grasso, a lungo demonizzato e centellinato nelle diete ipocaloriche, sia così importante e salutare. Studi recenti lo collocano tra gli alimenti così detti “nutraceutici”. Il termine nutraceutico è una composizione delle parole nutrimento farmaceutico, quindi l’olio di oliva viene considerato un vero e proprio farmaco naturale e benefico che agisce anche a livello genetico.

Insieme all’olio di oliva un altro paradosso salutistico della dieta mediterranea è rappresentato anche dal vino rosso presente da sempre sulle tavole degli italiani, ma specie nel meridione.

Il vino rosso è ricco di sostanze antiossidanti e più sono nere le uve più sono presenti questi benefici polifenoli tra cui spicca il resveratrolo che ha caratteristiche protettive nei confronti dei vasi sanguigni oltre che caratteristiche antiossidanti ed antinfiammatorie.

Quindi se volessimo mettere in pratica i principi della dieta mediterranea dovremmo mangiare grandi quantità di frutta e verdura accompagnate da cereali integrali, legumi, pane nero, senza dimenticarci di semi oleosi come le mandorle o le noci e una piccola quantità di pesce preferibilmente azzurro, tipico dei nostri mari o carni bianche, olio di oliva e se gradito anche un bicchiere di vino rosso.

Poiché la dieta mediterranea è uno “stile di vita”, non si limita al cibo ma è uno schema culturale che prevede anche movimento ed attività sportiva all’aria aperta.

Si tratta cioè, di svolgere “attività fisica aerobica”, che vuol dire un tipo di attività a bassa intensità e lunga durata che sfrutta l’ossigeno per produrre energia, che diminuisce gradualmente la frequenza cardiaca e aumenta la capacità respiratoria, adducendo una maggiore ossigenazione dei tessuti, tanto da riuscire, se perseguita nel tempo, a bruciare i grassi di deposito abbassando anche i valori di colesterolo, trigliceridi e glucosio.

Fanno parte di tali attività la camminata, lo jogging o corsa, il ciclismo, il nuoto, sport non agonistici che, possono essere praticati da tutti senza particolari limiti ma calibrando gli sforzi in base all’età, peso, condizioni di salute.

Questa attività aerobica, associata ad una dieta adeguata come quella mediterranea permette uno stile di vita ottimale che tende al benessere ed alla salute di tutte le persone che la perseguono, per cui la dieta mediterranea deve essere considerata un vero e proprio “stile di vita” che unisce una corretta alimentazione ad una corretta attività fisica.

Info & Contatti

Riceve per appuntamento
Lecce in Viale Japigia, 2b
Firenze in Viale E. de Amicis, 99/a
Tel: 333 45 83 321 - Email: info@eleonorarollo.it


2018 All rights Reserved. Powered by verardiproduzioni.com

Il sito eleonorarollo.it utilizza cookies per migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti. Chiudendo questo banner si acconsente all’uso dei cookies.